PARAFRASI (che
non occorre leggere)
E guardando lA LUNA
E guardando lA LUNA ricorderai…
Perché sempre viene la notte e il buio scende (anche
nel cuore)
e adesso sempre continuerai a vederla (…la
luna) crescente o calante
(anche se ti sei illuso di non vederla più…
“lA LUNA”),
Perché di certo non s’ammalerà più per l’eternità.
Non potrai dimenticare, e qui la mente ti farà male,
Che hai ucciso chi aveva, in fondo, solo un’ala spezzata.
Questo supplizio (del
ricordo) non sarà soltanto per te
Perché dietro a te ci sarà una lunga fila
Di quelli che sono accecati, ma non dal sole.
(sono accecati perché non vogliono
vedere la verità della realtà !)
E non dire che fu la sua volontà
(quella di morire),
perché se il cervello (grigio)
e il cuore (rosso)
funzionano,
(non solo il suo cervello e il suo cuore fisici,
ma se funzionano anche la logica della ragione che vede la realtà
e il cuore che sa amare davvero di coloro che stanno intorno alle migliaia
di Eluane o di Terri Schiavo o di me … o di te … prima o
poi)
allora lei si tiene con forza al filo della vita (infatti
per 17 anni ha continuato a resistere superando chissà quanti
e quali disagi, compreso quello ultimo di un’emorragia che tutti
pensavano irreparabile in quelle condizioni e invece ne è venuta
fuori salva e ha continuato tenacemente a vivere… mentre poi in
3 giorni, quando la ragione e il cuore di chi ama le sono stati tolti
d’intorno e l’hanno lasciata senza CURE AMOROSE, forse…,
non ha più nemmeno lottato)
E tu (in questi 17 anni anziché comportarti
da padre) tieni banco e t’intrattieni con i dotti,
con quelli che sanno tanto, e hai la mente e il cuore appesantiti da
tutto questo parlare, scrivere, (passare da
un tribunale all’altro, da una trasmissione all’altra, da
un editore all’altro…)
Fino quasi a dimenticarti dell’ora, del giorno dell’anno
in cui sei diventato suo padre.
E l’uomo che porta
il nome degli abitanti della città del Vesuvio,
si è fatto tuo scagnozzo e non ha firmato
Quel barlume di speranza che ancora c’era.
Fu molto migliore il gesto di Pilato
Che si lavò le mani, ma almeno non si commosse,
e quel gesto fu orribile e comunque sempre condannato
(invece questo gesto pilatesco… viene
osannato da quelli che pensano di saper tanto)
(ecciò… mo’ rievoca anche
le famose parole che Pilato pronunciò: “Ecce Homo”)
E adesso (Eluana)
è là, in DIO (L’amor che
tutto move è un’espressione dantesca per definire Dio)
E poiché nel nome del padre (con la
lettera minuscola) fu uccisa, il Padre (con
la lettera maiuscola cioè DIO) la ama in modo come
mai fu amata su questa terra.
E come una nota che si
alza di tono (con quel segno che sembra una
doppia croce… il diesis)
e nell’armonia ci si accorge di quella nota,
così lei è andata (ita)
nel Santo coro del cielo e canta “Gloria in excelsis”
con una voce che non cesserà mai più. (quella
stessa voce che qui in terra per 17 lunghi anni nessuno, forse, aveva
più sentito)
E guardando LA LUNA ti ricorderai di lei…
Poiché il suo nome sarà sempre in lei impresso.
E A LUNA è l’anagramma
di ELUANA
La parafrasi, (che
non serve)
è del Papà di Massimiliano
Giando